Questa mappa, disegnata da Antonio Astorri nel 1516, è realizzata con inchiostro ferrogallico e tracce di pigmento rosso. L’opera, in carta vergata spessa, è stata a lungo conservata ripiegata causando indebolimenti del supporto che presentava polvere, depositi superficiali ed estese gore d’umidità che attraversavano l’intera mediazione grafica.


Terminate le operazioni di pulitura meccanica ed effettuati i test di solubilità di inchiostri e pigmenti, l’opera è stata sottoposta a trattamenti per via umida per la rimozione delle gore e a deacidificazione per limitare l’azione corrosiva degli inchiostri. Le piccole lacune presenti lungo i margini sono state integrate con carta giapponese mentre le pieghe sono state rinforzate con velo giapponese. Infine l’opera è stata sottoposta a leggero spianamento e riconsegnata all’interno di una cartella realizzata su misura con cartone conservativo acid free.

